NATO CON LA CAMICIA Roberto Gerboni in arte Dj Rev.Gerbo

Immaginiamo che la fortuna non sia una casualità ma una dote innata.
Si narra che le persone ‘nate con la camicia’ siano baciate dalla buona sorte, che pur incontrando difficoltà nella vita, riescano a trovare sempre una via per fluire tra gli ostacoli, superandoli non con immane fatica ma oserei dire quasi misteriosamente regalati, traguardi che non dipendono solo dall’impegno, dalla costanza o dalla perseveranza bensì agevolati da qualcosa di più etereo.

Nato e cresciuto a Cattolica, terra di mare dove l’ospitalità è di casa, Roberto Gerboni in arte dj Rev.Gerbo, laureato in lingue russo e spagnolo, ha capito sin da subito che ogni linguaggio è una porta d’accesso a nuove ‘conoscenze’, un portale di percezioni ben strutturato, composto dal tempo, dalle memorie e dai suoni.
Negli anni accademici, durante la preparazione di un esame di storia delle tradizioni popolari, nacque un inaspettato interesse leggendo un libro dello storico Carlo Ginzburg, scoprì le tradizioni dei Benandanti friulani, persone nate con la camicia, che si riteneva, durante il loro sonno, lottassero contro gli spiriti maligni per la fertilità delle messi, argomentazione che lo porterà all’approfondimento della tradizione sciamanica in tutto il mondo; Roberto rimase affascinato da questi riti a tal punto che decise di svolgere la sua tesi di laurea sulla tradizione sciamanica siberiana.
Oggi, dietro la consolle, Gerbo non è un semplice dj ma un mediatore, in ogni brano che suona riesce a tradurre e trasferire la sua ricerca, con passaggi attraverso il rock anni ’60 e la musicalità degli anni ’70, una sorta di controcorrente, dove armonie di tempi diversi si incontrano.
Dal silenzio dei libri antropologici al battito rock è stato un attimo, dj Rev.Gerbo inizia il suo viaggio, come spesso accade, con una svolta importante.
A partire dall’anno 1998 fino al 2000 gli venne chiesto di diventare resident dj al Kantiere Club e, dopo un breve studio pratico sul mixare i dischi grazie all’aiuto di Gilberto Gattei il disc jochey più longevo della Romagna, comincerà la carriera di dj e non smetterà più.
Dal 2000 in poi dj Rev.Gerbo si adopererà ad organizzare feste sulla cultura lounge suonando musiche cinematiche, sound track italiana anni ’60 e la consueta miscela beat e rock psicadelico, diventando con l’amico Duba dj tra i promotori del suddetto genere musicale in Emilia Romagna, tant’è che all’epoca, in Radio Rai all’interno del programma Ultrasuonicocktail di Francesco Adinolfi, venivano annunciate gratuitamente le date delle loro feste su scala nazionale; nello stesso periodo organizzano concerti importanti, sempre seguendo la loro linea musicale, invitando durante le loro serate artisti del calibro di Alessandro Alessandroni (il mitico fischio delle colonne sonore di Ennio Morricone), Bryan Auger (maestro dell’organo Hammond), Vip 200.
Dj Rev.Gerbo sarà resident dj anche del Clandestino di Riccione per tre anni, per quattro anni all’Io di Rimini pianificando esibizioni di band altisonanti come: Caravan, Yardbird, James Taylor Quartet, Frank Pop Ensamble etc. etc.
Abituato a suonare tra i bikini della Riviera romagnola entra in scena tutti i martedì d’estate con il suo sermone infuocato a base di soul, rock, funk e boogaloo al Lamparino di Cattolica ovviamente come dj resident da ben venticinque anni.
Roberto Gerboni è una persona bonariamente inconsueta, dalla sua forte corporatura traspare il suo animo gentile, il sorriso genuino, la sua allegria non la si racconta ma la si balla, la si ride, la si condivide.
Tra una serata e l’altra Gerbo si lascia cullare da un pensiero costante, un sogno che custodisce e spera di realizzare: immagina di essere a bordo di una barca a vela, in compagnia dei suoi amici di sempre, con una radio, una stazione radio libera come quelle di una volta dove poter suonare ciò che ama, senza palinsesti e regole, viaggiando così di porto in porto… fino al placido approdo finale…